Ora che navigate su internet, non solo incontrerete diverse varietà di marijuana, ma troverete anche diversi tipi di semi di marijuana: i semi normali, quelli femminizzati, e anche una nuova classe, i semi auto-fiorenti. Vi chiederete inoltre come mai i semi di marijuana regolari sono cosi tanto convenienti rispetto a quelli femminizzati o auto-fiorenti della stessa varietà di marijuana. La risposta è semplice: non c’è bisogno di tanto tempo e pazienza, cosi come di tanta conoscenza in materia per germinare e coltivare dei semi normali. Anche un incrocio “impossibile” può risultare solamente un po’ impegnativo se si utilizza un seme femminizzato o auto-fiorente. Diamo un’occhiata a questi tipi di semi, come sono fatti, come usarli, e cerchiamo di capire qual e’ il più adatto per voi.
Semi di marijuana normali
Anche se la parola “normale” sembra dica tutto, non è del tutto cosi. Ognuno di noi ha sentito parlare almeno una volta di semine buone e semine cattive nell’impresa agricola, e come nell’impresa agricola, anche qua valgono le stesse regole. Ci sono semi buoni e semi cattivi. Alcuni coltivatori lasciano crescere le piante di marijuana maschio e quelle femmina separatamente fino a raggiungere la maturità e poi le mettono insieme, in modo da essere sicuri che entrambi i sessi delle piante di marijuana siano completamente sviluppati e alla massima potenza. Se la pianta femmina è fecondata in questo momento, si è certi che i semi prodotti provengono da una pianta madre sana e matura al punto giusto. Quindi i semi saranno prodotti a pieno regime e il risultato è quello di ottenere semi d’altissima vitalità e la maggior parte di questi produrrà una nuova pianta. Le piante generate da questo tipo di semi di marijuana inizieranno a vivere in modo perfetto.
Ci sono alcuni casi in cui le piante di marijuana femmina sono fecondate accidentalmente, soprattutto quando la marijuana è prodotta per la consumazione. Spesso i semi di questo tipo si possono trovare nella marijuana che si acquista; questi semi di marijuana non sono completamente sviluppati, sono piccoli, molto duri e verdi. Tutto dipende dalla tecnica di produzione, dato che una pianta morente non si trova nelle sue condizioni migliori per quanto riguarda il contenuto in principi attivi. Infatti, le piante di marijuana si mietono solitamente in anticipo se si vogliono ottenere raccolti migliori e una migliore concentrazione di principi attivi. Questi tipi di semi spesso non sono capaci di aprirsi, ma di solito solo una piccola parte darà dei frutti. Alcune volte pero queste piante non sono capaci di originare una pianta buona come la pianta madre. Questo perché i semi di marijuana hanno perso un importante passo nella loro crescita, e non possono competere con i semi completamente sviluppati.
Un altro caso è quando il coltivatore è interessato di più a ottenere i semi piuttosto che la marijuana. In questo caso, tutte le piante di marijuana sono messe insieme fin dall’inizio. Certamente questo metodo produrrà dei semi ottimi, ma il primo metodo sarà sempre quello che produrrà dei semi di più alta qualità. Infatti, quando le piante di marijuana sono messe insieme fin dall’inizio e possibile che alcune piante femmina siano fecondate in anticipo, prima che si trovino in piena forma.
Semi di marijuana femminizzati
I semi di marijuana femminizzati sono quelli che danno luce solamente a piante femmina, con una probabilità del 99.9 %. I semi femminizzati sono prodotti senza usare le piante di marijuana maschio. A causa delle condizioni estreme utilizzate, la pianta di marijuana femmina può diventare ermafrodita. Questo si può fare se si cambiano le condizioni ambientali della pianta. In un ambiente che simula la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, la pianta capisce che la sua vita sta giungendo al termine e che c’è bisogno di un cambiamento. A questo punto la pianta di marijuana femmina inizia a produrre anche il polline, assumendo le caratteristiche sia di una pianta maschio che di una femmina. In parole povere, la pianta femmina si auto-feconda. In questa maniera si potranno generare genetiche provenienti da sole piante femmina, e cosi i semi prodotti saranno capaci di dare origine solo a piante di marijuana femmina. La critica sostiene che questa tecnica indebolisce la genetica della pianta. Facendo in questo modo, le piante saranno più fragili e meno resistenti alle malattie e ai parassiti. Questo è vero, ma il problema si può ridurre se il processo è fatto attentamente e non in continuazione lungo la linea genetica. Alcune varietà di marijuana sono state create incrociando piante femminizzati. Il risultato avrà sicuramente un sapore e odore speciale, alti livelli di principi attivi, ma sicuramente sarà molto difficile da coltivare rispetto alle varietà normali.
Semi di marijuana auto-fiorenti
Per produrre semi di marijuana auto-fiorenti, la varietà di marijuana deve essere incrociata con una pianta di marijuana della specie Cannabis Ruderalis. Dal momento che la Cannabis Ruderalis vive in condizioni climatiche rigide, inizia a fiorire dopo un certo periodo di tempo, mentre le altre varietà di marijuana iniziano a fiorire quando cambia il fotoperiodo. Questo significa che il coltivatore non ha bisogno di cambiare il fotoperiodo alla pianta, ma può dare luce alla pianta tutto il tempo. Questo ha un’ottima influenza sulla produzione di resina della pianta e quindi anche sulla quantità di principi attivi. Grazie all’influenza della Cannabis Ruderalis, la pianta spesso risulta più bassa del normale, limitando cosi la quantità del raccolto. Ma questa tecnica e costantemente in fase di sviluppo, e le nuove varietà sono sempre migliori. Quindi le piante di marijuana auto-fiorenti più recenti non perdono in statura e quantità di raccolto. Ovviamente è possibile ottenere semi di marijuana auto-fiorenti femminizzati, in modo da avere entrambi i vantaggi.
Ora è chiaro come mai i semi di marijuana speciali sono più cari, dal momento che le piante di marijuana sono usate unicamente per la produzione di semi e non dei fiori pieni di resina. Quindi i semi devono poter ricompensare per le perdite. Per i principianti è molto interessante iniziare a coltivare marijuana con semi auto-fiorenti femminizzati, dato che non bisogna stare a cercare le piante maschio e non bisogna cambiare fotoperiodo alla pianta. L’unica cosa da fare è concimare la pianta e proteggerla da parassiti.